in 5 punti... una visione sintetica
Pubblicato il 10 July 2014
1) I gestori dei rifugi dell’ Appennino settentrionale e Centrale e delle Apuane riuniti intorno ad una iniziativa di rete intendono lanciare una proposta di promozione per il 2014 per tutto l’Appennino e le Alpi Apuane. Perchè? Per via delle caratteristiche geografiche, sociologiche, sociali ambientali, storiche e culturali, simili in tutto l’arco appenninico, per questione di problematiche comuni e per le richieste ed esigenza da parte dei loro ospiti di vivere “vacanze” e tempo libero all’insegna della qualità, a contatto stretto con la natura, con il territorio, nel rispetto dell’ambiente.
2) Il rifugio, pur mantenendo la sua ragion d’essere nell’accoglienza, oggi può proporsi anche come presidio culturale, luogo di conoscenza e sensibilizzazione delle realtà territoriali siano esse ambientali, enogastronomiche, sociali, turistiche. Per i gestori questa considerazione è molto più che un’intuizione: il rifugio, forte della sua collocazione, posto a crocevia di numerosi sentieri, si propone come occasione di educazione permanente ai valori dell’ecosostenibilità, della tolleranza, della conoscenza di diverse realtà territoriali e umane ma anche luogo di passaggio per viaggi e cammini nel “meraviglioso” delle biodiversità appenniniche.
3) Cos’è il meraviglioso mondo negli Appennini e perchè dovrebbe stimolare il turista non appenninico ? Perchè le identità e i suoi connotati lo rendono unico e diverso:
a - L’Appennino è in mezzo a due mari, (mediterraneo = terre in mezzo al mare)
b - L’Appennino è un ponte tra Europa e Medio-Oriente
c - E’ terra con una cultura sociale ancora viva: pastorizia transumanza etc.
d - E’ terra che conserva lasciti storici notevoli: i liguri-apuani, i luni, gli umbri, i sanniti, Annibale, i romani. E’ stata terra di contese per eserciti, popoli e briganti e terreno di scontro per estendere il proprio dominio o per ottenere la propria indipendenza.
e - Gli appennini sono terre di mistici e di asceti: Celestino V, S.Francesco, S. Romualdo, S.Pellegrino e per questo è ricca di lasciti religiosi come pievi, conventi, monasteri etc. E’ terra del magico, del sacro e di culti che tra le pieghe del dio Appennino cercavano rifugio (monte Catria o la Sibilla). Ma è anche terra di cultura di dotti e di sapienti e di eruditi autodidatti come Beatrice di Pian degli Ontani poetessa pastora analfabeta.
f - Il patrimonio naturale degli Appennini è notevole, i parchi e le aree protette ospitano piramidi alimentari complete con al vertice i grandi predatori: orsi lupi etc. che danno il senso di un ecosistema vivo e in equilibrio naturale. L’Appennino ospita ambienti unici: acque e cascate, sorgenti, laghi, praterie, altipiani, (Sibillini, Gran Sasso etc) e catene montuose prospicienti il mare come le Apuane.
g - In chiave turistico-sportiva gli Appennini sono montagne che permettono la pratica friendly di attività di turismo-natura alla portata di tutti freeclimb, scialpinismo, trekking, mountain bike, trekking a cavallo, canyoning etc.
4) Passamontagne quindi è una proposta di promozione che interessa piu’ regioni, una iniziativa di area vasta che supera i confini regionali e per questo è sostanziata da un non-passaporto: il passpartour, il fac-simile di un documento di viaggio come pretesto al mettersi in cammino attraverso regioni, verso montagne e rifugi d’ Appennino, per tanto la proposta è stata denominata Passamontagne.
Il timbro sul passpartour nei presidi di quota, in queste simboliche porte di passaggio sulla frontiera natura-cultura è un lasciapassare che l’escursionista ottiene da se stesso è il sugello alla sua volontà ed impegno ad intraprendere questi viaggi è la voglia di mettersi in gioco e di conoscere, laddove troverà nel gestore di rifugio la figura disposta a fare da guida, interprete e custode.
5) A chi si rivolge Passamontagne e come viene proposto? Si rivolge a tutti coloro che ovunque in Italia e altrove vogliono conoscere Appennino e Alpi Apuane.